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Detto questo si torni a Human Lanterns, che pur non peccando di eccessi exploitation rimane lontano anni luce da autentici gioielli dello splatter magic come Devil Fetus, Bewitched, Seeding of a Ghost o The Seventh Curse (tutti da recuperare a ogni costo, per ricordarsi cosa significasse sense of wonder prima dell’avvento digitale) preferendogli una trama tipicamente wuxia (intrighi & vendette) virata però in chiave horror. Detto in due parole: c’è un tizio che costruisce lanterne di pelle umana mentre i due signorotti del paese non perdono occasione per mettersi in competizione uno contro l’altro.
Quello che colpisce è l’estrema eleganza e ricercatezza della messa in scena, tanto caratterizzata da sembrare quasi un esercizio teorico sugli stilemi del gotico all’italiana. Luci colorate, esterni ricostruiti in teatro di posa, fumo come se piovesse, scenografie sospese tra la favola nera e il claustrofobico. I sotterranei del mulino rimangono uno dei punti più alti dell’immaginario Shaw Brothers, all’altezza delle plumbee scenografie di Eight Diagram Pole Fighter. Arricchisce il tutto un uso della steady che non può che ricordare quello straordinario connubio a distanza tra Sam Raimi e il suo gemello/maestro/discepolo Siu Tung Ching (anche se questo esordirà solo nel 1983).
Come ho già detto: non un capolavoro, ma una perla rimasta per troppo tempo nascosta. Il nuovo master Celestial ha dell’incredibile (anche se leggermente cut), e ci restituisce alla perfezione tutta la cura e l’arte riposte nella messa in scena. Autentica protagonista dei 94 minuti di questo wuxia in salsa gotica.
4 commenti:
[The P.A.L.E. 2009 è qualcosa di incantevole!!
complimenti a tuttiii]
neb
Grazie mille. Non sai cosa voglia dire questo per noi!
benee,
meglio così!!
dateci dentroooo ;)
Sono un po' impreparato sui film di HK, l'unico che ho visto è stato "A Chinese Ghost Story"...
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