La figlia di un avvocato perde il suo amato padre in un incidente d'auto. Per esorcizzare la disgrazia decide di scrivere un romanzo dove lei muore e l'uomo sopravvive. All'interno del libro il protagonista decide a sua volta di esorcizzare la disgrazia scrivendo un libro dove lui muore e la figlia sopravvive. Naturalmente questa decide di scriverci un libro dove le situazioni si invertono...
Wai Ka fai è tante cose... uno dei migliori sceneggiatori al mondo, spalla di Johnnie To, regista tecnicamente mostruoso, macchina da cinema capace di affastellare capolavori, schifezze inaccettabili, suicidi commerciali e cinepattoni alla cantonese come se nulla fosse. La quintessenza del cinema di HK verrebbe da dire, con i suoi bassi umori e gli inarrivabili picchi di poesia. Uno capace di passare dal western metafisico (Peace Hotel) al noir nichilista (Too many ways to be no 1), senza tralasciare la commedia più leggera (Shopaholics). Servono altri motivi per aspettare questo film?
Wai Ka fai è tante cose... uno dei migliori sceneggiatori al mondo, spalla di Johnnie To, regista tecnicamente mostruoso, macchina da cinema capace di affastellare capolavori, schifezze inaccettabili, suicidi commerciali e cinepattoni alla cantonese come se nulla fosse. La quintessenza del cinema di HK verrebbe da dire, con i suoi bassi umori e gli inarrivabili picchi di poesia. Uno capace di passare dal western metafisico (Peace Hotel) al noir nichilista (Too many ways to be no 1), senza tralasciare la commedia più leggera (Shopaholics). Servono altri motivi per aspettare questo film?
13 commenti:
Senti...dobbiamo cominciare a fare tipo che tu compri due copie e la seconda la dai a me...
Seguo il tuo blog con interesse da un pò di tempo e le opere di cui parli mi incuriosiscono un sacco.
C'è la possibilità di vedere almeno una manciata di questi film in italiano?
Oppure, come penso, posso indossare le mie gobbe posticce e scagliarmi nella cruna dell'ago? ;)
@Adriano: va bene... appena mi arriva te la spedisco subito... tu aspetta e abbi fiducia...
@Evilex: parliamoci chiaro... scaricati VLC e punta ai magici file .srt. Nulla di più facile. Scarichi il film, scarichi i sottotitoli e li rinomini con lo stesso nome del file video. Apri con VLC e questo ti carica automaticamente il testo. Oppure punta ai dvd inglesi: costano una miseria e sono quasi sempre di ottima qualità (vedi la defunta HK Legends e i suoi extra da 8 ore!)
^_____^
Mitico Evilmonkey, queste segnalazioni mi fanno impazzire!
E il fatto che film di tale gagliardaggine escano molto più velocemente di quanto io riesca a recuperarli (prima ancora che guardarli) mi convince sempre più che la mancanza di interesse in una distribuzione nostrana -anche tardiva e ristretta- di questi gioiellini sia il frutto di una miopia ormai ingiustificabile.
Adesso devo azzardare una richiesta un pò impegnativa: che ne diresti di fare (un pò come succede con alcuni giornali di cinema) un post riassuntivo a cadenza periodica, magari stagionale o anche solo semestrale, dei film più e meno recenti da te recensiti, consigliati e segnalati sul tuo blog?
E' vero che chi ti segue di solito già si segna le cose che gli possono interessare, ma tante volte può capitare che la mole già consistente di roba da vedere scoraggi momentaneamente appunti e annotazioni di altre pellicole, con successivi pentimenti seguiti da tentativi di recupero frenetici e disordinati dei post precedenti (spero di non essere solo io l'unico a farlo...)
Insomma, una specie di rubrica su "I film (invisibili) che non dovevate perdervi".
Certo, questo potrebbe valere anche per i fumetti o per i manufatti artistici qui trattati, ma direi che forse il recupero filmico può essere meglio incoraggiato da questo tipo di post. Per la serie: quello che c'è da mettere "in coda" (in un carrello on-line o in un qualunque altro contesto) lo metto in coda ora tutto in una volta e non se ne parla più!
;)
Grazie del consiglio! Proverò a seguire le tue istruzioni. Di produzioni orientali recenti ho visto solo i film con Tony Jaa, poi il tamarrissimo Dragon Wars e Garuda (scontato, con dialoghi che rasentano l'imbarazzo ma divertente!)
Un amico poi mi ha passato Chinese Ghost Story e mi è venuta voglia di farmi una "maratona Tsui Hark". Quale suo film mi consigli?
@Giangi: non ti fidare. Come minimo lo faccio per i primi due mesi, poi tutto cade nell'oblio. Mi fiderei di più di carta e penna che del sottoscritto.
@Evilex: capolavoro assoluto rimane "The Blade", ma è piuttosto ostico. Per incominciare punta a Seven Swords (non giudicare la sceneggiatura, conta che ne hanno tagliata 1 ora e mezza!), alla trilogia Once Upon a Time in China, Zu e Time & Tide. Questi sono i più commestibili. Poi puoi passare ai vari A Better Tomorrow 3, Dangerous Encounters,... film ancora più belli ma che richiedono un certo tipo di sensibilità che ti fai solo dopo aver visto decine di HK movies. Se ti vuoi fare due ridate recupera Hong Kong: Colpo su colpo con Van Damme. Conscio di essere alle prese con un cazzata qui Tsui si scatena con una regia a dir poco surreale, accatastando idee su idee su idee. Poi ci sarebbe tutto il capitolo dedicato alle produzioni, ma li il discorso si fa luuuungo...
Marco, perchè dici che "The Blade" é ostico? (chiese l'uomo che ha definito il nuovo pezzo dei Fringe Self sembra "orecchiabile"...)
Però, davvero, non me lo ricordo così tosto. Montaggio ipercinetico sì, strafico, sì, ma non lo avrei definito "ostico"...uhm...
Guarda che per capire a pieno The Blade occorre conoscere un minimo l'evoluzione di tutto il cinema di arti marziali di HK. The Blade doveva essere un nuovo punto di partenza per il wuxia, esattamente come lo era stato il film originale (The One Armed Swordsman, di cui è remake) per i suoi tempi. Poi il montaggio non è ipercinetico, è al limite del subliminale (c'è gente che consiglia di guardarlo al rallentatore per sgamare tutte le gabole disseminate da Tsui). Dopo c'è la questione del gusto, che deve essere abituato a un cinema dell'accumulo come quello di HK. E' anche vero che Evilex ha incominciato con la trilogia di A Chinese Ghost Story, simbolo massimo del sistema produttivo Tsui Hark, quindi dovrebbe essersi fatto un'idea di cosa significhi wuxia. Perchè il 99% del pubblico pensa che i wuxia siano tutti come quel pattume di Hero. Per l'occidentale l'unica cosa più ostica del cinema di HK è quello Giapponese (ma VERAMENTE giapponese): prova a far vedere a un profano My Heart is that Eternal Rose. Per me e te è un capolavoro del melo, per lui sarà come minimo un polpettone kitsch ed eccessivo.
Sì, Marco, in effetti dimentico sempre che io sono in grado di contestualizzare, mentre se qualcuno guarda "a secco" non ci capisce molto.
Motivo per cui non ho mai capito cosa sia venuto in mente di fare il remake hollywoodiano di Infernal Affairs, che è la completa decostruzione del noir hongkonghese fino a quel momento...
Tornando a The Blade, però, non mi sembra che abbia veramente costituito un nuovo punto di partenza del wuxia, giusto? Forse perchè il wuxia in periodo handover era andato un po' in declino? Boh.
Infatti The Blade fu un fiasco di quelli totali. Motivo per cui trovare un'edizione decente di quel film è quasi impossibile (io ho quella francese, che dovrebbe essere l'unica degna). The Blade doveva essere lo strappo finale del wuxia, la sua totale stilizzazione (in effetti è più una fine che un inizio). La fine di un percorso incominciato 20 anni prima, sempre da Tsui e dalla sua casa di produzione. Discorso Infernal Affairs: concordo in pieno. Se non ti sei fatto un overdose di John Woo e Ringo Lam te lo godi pochissimo. Poi io e te sappiamo benissimo che IA non è altro che la versione pop di quel capolavoro di The Mission. Pensa quello quanto può risultare incomprnsibile a un profano. Stessa cosa per i due Election: sono molto più cinici e violenti di gran parte dei noir degli 80's, ma senza che venga sparato un solo colpo. Cosa strana, considerando la poetica del caricatore infinito tipica da A Better Tomorrow in avanti.
Ah, the Mission...bei ricordi.
Sì, all'epoca (1999) the Mission al Far East di Udine ci sconvolse tutti, e uno dei dibattiti più nerd fu proprio la staticità delle scene d'azione "anti-Woo". Anche se io ero già rimasto sconvolto dal finale astratto di "A Hero Never Dies", quello nella discoteca, con i separè di vetro che vanno in frantumi che cadono al ralenti tipo neve...
p.s. concordo in toto anche su Election, dove dalla "sparatoria staticoa" di the Mission si passa appunto alla "non-sparatoria".
Che peccato che solo poca gente si possa godere 'sti titoli...sigh.
Questa discussione mi invoglia ancor di più ad approfondire l'argomento. Non resisto, devo procurarmi "the Blade"!
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