Se è vero che chi ben comincia è già a metà dell’opera allora con questo Taken si parte alla grande. La localizzazione Io vi troverò dimostra una potenza evocatrice che non può non attrarre ogni amante del revenge movie. E tutti sappiamo quanto sia importante affabulare il giusto tipo di consumatore.
Ma passiamo a parlare del film in dettaglio.
Liam Neeson è un padre fallito. Fa regali ridicoli alla figlia adolescente, si fa sfuggire una moglie stupenda, vive in uno sciatto sobborgo di Los Angeles. Durante una cena viene anche deriso dai suoi ex colleghi per essere andato in pensione prima del tempo.
Non si parla di che lavoro facesse prima, ma si chiacchiera di Beirut e altri paesi simpatici.
Accetta un lavoretto come uomo della sicurezza durante il concerto di una nota pop star. Tutto bene fino a quando un maniaco tenta di pugnalare la cantante.
Come se nulla fosse Liam atterra l’aggressore e gli spezza un buon numero di ossa.
La figlia gli chiede il permesso di andare in vacanza a Parigi. Liam tentenna, dice che conosce i pericoli del mondo, ma finisce per firmare comunque i documenti necessari. Manco a farlo apposta, l’adolescente finisce per farsi rapire da una banda di albanesi. Chiama disperata il padre.
Liam smonta la faccia da cane bastonato e innesta quella da bastardo senza cuore. Sfila da un armadietto una valigetta piena di aggeggi e avverte telefonicamente i rapitori delle sue intenzioni. Trovarli e ucciderli.
Tutto in meno di mezz’ora.
Senza dire una parola abbiamo un ritratto perfetto del protagonista, possiamo immaginare tutto del suo passato. La trasformazione da uomo qualunque a macchina per uccidere è un capolavoro di sceneggiatura, a cui seguirà un’altra ora di genere puro. Di quello purissimo, senza nessun tipo di contaminazioni autoriali o vezzi metalinguistici.
Io vi troverò riserva ancora qualche colpo di genio, il clichè dell’indizio rivelatore scoperto per caso viene demolito con un cinismo da lode, ma soprattutto tanta, tanta, tanta cattiveria. Non ci sono sovrastrutture ideologiche, si gioca con il fuoco dando addosso ad albanesi e minoranze etniche. Liam Neeson raggiunge un bodycount stellare, tortura, ricatta e si muove con la grazia di un autotreno lanciato a tutta velocità in pieno centro cittadino.
La regia è invisibile, tutto si piega al magnetismo del padre in missione. Lo spettatore ha quello che vuole. Nessun tipo di moralismo o doppio senso, pare impossibile che l’action possa raggiungere vette di tale sconsiderata pornografia. I cattivi rapiscono, stuprano e vendono adolescenti. Il padre di una di queste si dimostra ancora più cattivo e fa quello che volevamo vedere da sempre. Va a prenderli e li ammazza. Uno per uno. La catarsi è al massimo, la correttezza politica dimenticata ancora prima dei titoli di testa. Io vi troverò è questo e poco altro, ma il sapore è talmente gustoso da far dimenticare tutto il resto.
Non un capolavoro, ma tra 20 anni se ne parlerà come oggi si parla di tanti classici degli ’80.
Ma passiamo a parlare del film in dettaglio.
Liam Neeson è un padre fallito. Fa regali ridicoli alla figlia adolescente, si fa sfuggire una moglie stupenda, vive in uno sciatto sobborgo di Los Angeles. Durante una cena viene anche deriso dai suoi ex colleghi per essere andato in pensione prima del tempo.
Non si parla di che lavoro facesse prima, ma si chiacchiera di Beirut e altri paesi simpatici.
Accetta un lavoretto come uomo della sicurezza durante il concerto di una nota pop star. Tutto bene fino a quando un maniaco tenta di pugnalare la cantante.
Come se nulla fosse Liam atterra l’aggressore e gli spezza un buon numero di ossa.
La figlia gli chiede il permesso di andare in vacanza a Parigi. Liam tentenna, dice che conosce i pericoli del mondo, ma finisce per firmare comunque i documenti necessari. Manco a farlo apposta, l’adolescente finisce per farsi rapire da una banda di albanesi. Chiama disperata il padre.
Liam smonta la faccia da cane bastonato e innesta quella da bastardo senza cuore. Sfila da un armadietto una valigetta piena di aggeggi e avverte telefonicamente i rapitori delle sue intenzioni. Trovarli e ucciderli.
Tutto in meno di mezz’ora.
Senza dire una parola abbiamo un ritratto perfetto del protagonista, possiamo immaginare tutto del suo passato. La trasformazione da uomo qualunque a macchina per uccidere è un capolavoro di sceneggiatura, a cui seguirà un’altra ora di genere puro. Di quello purissimo, senza nessun tipo di contaminazioni autoriali o vezzi metalinguistici.
Io vi troverò riserva ancora qualche colpo di genio, il clichè dell’indizio rivelatore scoperto per caso viene demolito con un cinismo da lode, ma soprattutto tanta, tanta, tanta cattiveria. Non ci sono sovrastrutture ideologiche, si gioca con il fuoco dando addosso ad albanesi e minoranze etniche. Liam Neeson raggiunge un bodycount stellare, tortura, ricatta e si muove con la grazia di un autotreno lanciato a tutta velocità in pieno centro cittadino.
La regia è invisibile, tutto si piega al magnetismo del padre in missione. Lo spettatore ha quello che vuole. Nessun tipo di moralismo o doppio senso, pare impossibile che l’action possa raggiungere vette di tale sconsiderata pornografia. I cattivi rapiscono, stuprano e vendono adolescenti. Il padre di una di queste si dimostra ancora più cattivo e fa quello che volevamo vedere da sempre. Va a prenderli e li ammazza. Uno per uno. La catarsi è al massimo, la correttezza politica dimenticata ancora prima dei titoli di testa. Io vi troverò è questo e poco altro, ma il sapore è talmente gustoso da far dimenticare tutto il resto.
Non un capolavoro, ma tra 20 anni se ne parlerà come oggi si parla di tanti classici degli ’80.
11 commenti:
amo questo film
anche a me e' piaciuto per l'esagerazione della violenza e della velocita' in cui tutto accade, minchia se gli fa il culo a quelli, bella la scena dei chiodi piantati nella gambe e poi elettrificati...
Un gran film. Secco e ignorante come se ne vedono pochi. Anche le facce degli attori sono perfette.
Pellicola che fa bene ai cuori di chi detesta l'antirazzismo.
Un oppiaceo per gli integralisti della giustizia fatta in casa.
Magnifico
Grande Greg! Comunque mi sa che il Brutal Assault avrà la meglio sull'HellFest. Dopo anni di Extreme Obscene rimandato è scoccata anche per me l'ora del festivalone est europeo!
Mumble mumble vediamo...
AAAAAAHHHH ci sono i ROTTINCRISTOOOOOOOOOOOOO!!!
ITOI CHAOS GENETO EPEITA GAE EGENONTO
EREVOS EGENONTO TARTARA EGENONTO!!!
Dì la verità te ne vai in cz solo per la figa...
Tra l'altro me li stò ascoltando ora, come da tuo consiglio. Non male, anche se la sfumature goth non ruscirò mai a digerirle.
Per la questione figa giro la domanda alla mia morosa. Vediamo cosa mi risponde lei.
Se sei fortunato ti risponderà che viene con te per lo stesso motivo!
LOL
Farei carte false!
film sublime. Commando nell era del post moderno. Se negli 90 per fare il super agente dei super servizi segreti speciali mettevano un pompatone un po' lesso, ora si utilizza un Liam Neeson ragioniere con la pancetta che si ritrova con gli amici a bere birra davanti al barbecue. Fila liscio via liscio come una mazza chiodata sulal testa di un bimbo. Grazie, lo avevo ignorato liquidandolo prematuramente come cagatona e invece!
Il monologo di Neeson al telefono me lo guardo almeno una volta al giorno. Zero sbruffonate, nessuna traccia di ironia. Solo un consiglio serissimo. Questo non è un eroe inconsapevole alla Bruce Willis, ma un antieroe consapevolissimo di quanto sia bastardo.
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