Un paio di segnalazioni circa un argomento di cui nei prossimi mesi sentiremo parlare parecchio. Prima di tutto l'installazione qui sopra, a opera di Riley Harmon. Per ogni morto nei server di Counter Strike la macchina perde del sangue, tracciando dei segni sul muro. La dipartita virtuale diventa così reale e tangibile.
Altrettanto affascinante questo pezzo di Jamie Madigan. Il tema è semplice: e se la piattezza della narrativa videoludica fosse data dalla violenza gratuita e ottusamente ineluttabile?
E già che ci siete fatevi un giro anche su Kill Screen, uno dei pochi siti (e magazine cartacei) che parlano di videogame in maniera seria.
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