Leggo il nome di Jeffrey Lau e penso a quella follia di A Chinese Odyssey. Film sospeso tra capolavoro e spazzatura come nessun altro, esempio perfetto di tutto quello che significa cinema di HK. Ora date in mano a questo soggetto un film in cui poter ficcare melodramma da quattro soldi, robottoni giganti e arti marziali. Tutto rivisto attraverso il filtro della pacchianeria che il regista garantisce a ogni fotogramma. Il risultato è un trailer di una bruttezza che non può non entusiasmare. La curiosità sale alle stelle.
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