Vengono dalla Tasmania e fanno un casino di male. Proprio come il noto personaggio dei cartoni animati gli Psycroptic ci aggrediscono con un attacco ipercinetico e inarrestabile, un’autentica forza della natura. Con lo sbriciolamento delle barriere tra HC, death e grind ormai realtà tangibile è lecito aspettarsi da ogni uscita un alternarsi furibondo tra assalti ferini e rallentamenti spaccaossa, ma ben poche volte ci si è trovati in presenza di un esperimento così ben riuscito. Prendendo le distanze dal groove quasi NY dei Despised Icon o dagli eccessi math di band come Red Chord o Animosity, i Nostri preferiscono intraprendere un percorso del tutto personale. Meno colti e corrosivi dei neo zelandesi Ulcerate, ne condividono freschezza e allergia al già sentito (oltre che continente). Una ricerca spasmodica verso un modernismo tutto votato all’impatto si sposa alla perfezione con una costruzione millimetrica di ritmi e strutture, garantendo sempre e comunque un ascolto scorrevole. Nonostante si stia maneggiando materiale che necessita di tutta l’attenzione possibile per non rimanerne scottati. Un lavoro che parrà poco più che discreto a chi concepisce l’estremo come accozzaglia di riff e cantati da lavandino intasato, ma imperdibile per chi non può vivere senza un cambio di riff ogni 2 secondi, vocals al vetriolo e strutture che sembrano prese dal seminale Calculating Infinity. L’impressione ultima è che il percorso da Unique Leader, passando per Neurotic Records e concludendo per la major Nuclear Blast abbia fornito ai Nostri la sicurezza necessaria per allontanarsi dallo spettro di ennesimo gruppo clone dei Suffocation, regalandoci l’ennesima grande band. Cosa chiedere di più?
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