Loaded Bible è la prima uscita di taglio internazionale (viene prodotta dalla Image Comics) pubblicata dalle mirabolanti Edizioni Arcadia. E, in tutta sincerità, non poteva esserci un esordio migliore.
Partendo da una base ben piantata nella storia recente (11 settembre più conseguente campagna americana nel vicino Oriente) il primo volume si evolve fino a un futuro non sospetto, dove i vampiri dominano una Terra resa arida e lunare da anni di guerre e i pochi umani superstiti sono costretti sotto la cupola di New Vatican City. Guidati dal nuovo Gesù.
Da un’idea che probabilmente appare a noi europei molto più scontata che sul suolo statunitense (le religioni organizzate come maschera per vili operazioni economiche e di potere), Tim Seeley riesce a costruire una buona storia sospesa tra l’action (è meraviglioso sentire Gesù sputare battute come Venite a fare la comunione, stronzi!) e la metafora socio politica. E’ un po’ come vedere il capolavoro Starship Troopers, ma senza insetti e derivazioni queer: ci sono i media come finestra sul mondo, le cospirazioni e una sana dose di ultra violenza. Oltre che un’accusa pesante come un maglio di granito sulla schiena di conservatori (e questo vale anche fuori dagli U.S.) ancora convinti di vivere nel 1800. Ciò che invece colpisce maggiormente è come il pericolo di un’accozzaglia tra lo splatter e l’umorismo crasso sia stato abilmente evitato (già mi immagino le fregole dei weirdo maniacs alla lettura del sottotitolo Gesù Contro i Vampiri), preferendo invece un tono quasi troppo serio (esattamente come il film di Verhoeven) che non fa che far risaltare la ridicolaggine di alcune situazioni.
Altalenanti i disegni di Bellegarde e Englert, anche in virtù dell’impietoso confronto con le magnifiche pin up inserite nell’edizione italiana (pin up a cura di Caluri, Enoch, Cremona, Gabrielli e Venturi). Cover di Caselli.
Partendo da una base ben piantata nella storia recente (11 settembre più conseguente campagna americana nel vicino Oriente) il primo volume si evolve fino a un futuro non sospetto, dove i vampiri dominano una Terra resa arida e lunare da anni di guerre e i pochi umani superstiti sono costretti sotto la cupola di New Vatican City. Guidati dal nuovo Gesù.
Da un’idea che probabilmente appare a noi europei molto più scontata che sul suolo statunitense (le religioni organizzate come maschera per vili operazioni economiche e di potere), Tim Seeley riesce a costruire una buona storia sospesa tra l’action (è meraviglioso sentire Gesù sputare battute come Venite a fare la comunione, stronzi!) e la metafora socio politica. E’ un po’ come vedere il capolavoro Starship Troopers, ma senza insetti e derivazioni queer: ci sono i media come finestra sul mondo, le cospirazioni e una sana dose di ultra violenza. Oltre che un’accusa pesante come un maglio di granito sulla schiena di conservatori (e questo vale anche fuori dagli U.S.) ancora convinti di vivere nel 1800. Ciò che invece colpisce maggiormente è come il pericolo di un’accozzaglia tra lo splatter e l’umorismo crasso sia stato abilmente evitato (già mi immagino le fregole dei weirdo maniacs alla lettura del sottotitolo Gesù Contro i Vampiri), preferendo invece un tono quasi troppo serio (esattamente come il film di Verhoeven) che non fa che far risaltare la ridicolaggine di alcune situazioni.
Altalenanti i disegni di Bellegarde e Englert, anche in virtù dell’impietoso confronto con le magnifiche pin up inserite nell’edizione italiana (pin up a cura di Caluri, Enoch, Cremona, Gabrielli e Venturi). Cover di Caselli.
Nessun commento:
Posta un commento