Prendi la famiglia più Miyazakiana del fumetto statunitense: una madre tostissima e appartenente a una razza guerriera ipertecnologica, un padre devoto ma imbranato (fervente pacifista, mago praticante), un figlia biologica su cui tutti vorrebbero mettere le mani e una sorella maggiore di fresca adozione. Anzi, il fantasma di una sorella maggiore, visto che la nuova arrivata è morta e può comparire solo di notte. Si consideri che, per quanto questo nucleo appaia sgangherato, i dialoghi tra i vari membri riescono a essere naturali, organici e realistici. Capaci di trasmettere un senso di calore e affetto tangibile stando immersi in un plot fatto di guerre intergalattiche, mostruosi cacciatori di taglie e razze sempre più bizzarre numero dopo numero. Aggiungi poi a questo bel polpettone da favola fantascientifica qualche colpo ben assestato alla bocca dello stomaco, tipo l’esplicito riferimento alla pedo-prostituzione nel numero quattro. Fai scrivere tutto a un Brian K. Vaughan in formissima e chiedi a una strepitosa Fiona Staples di metterlo su carta. E considera che l’artista canadese è bravissima nel rendere il tutto, pagina dopo pagina, ancora meno scontato di quanto non lo sia già in fase di sceneggiatura. Prendiamo il personaggio di Alana, la protagonista. Nonostante (o forse proprio perché) il suo design sia l’esatto opposto di quello che ci ha propinato il fumetto statunitense negli ultimi 20 anni riesce a essere bellissima. Fisionomia severa, mascella importante, costume che ne copre completamente le forme. Confrontate con l’imbarazzante accumulo di volgarità sfruttato dalla DC per il rilancio dei suoi personaggi femminili e provate a non rimanere mortificati.
Quattro numeri usciti e sarà la terza volta che parlo di Saga su queste pagine. La narrazione procede lentissimamente – siamo ancora all’introduzione – eppure l’impressione è quella dell’opera importante. Nata come ruffianata per essere venduta alla Tv (è palese), eppure inscindibile dal medium su cui ci è stata recapitata. Se Trono di Spade (libro e serie) può essere definito come fantasy-senza-fantasy-eppure-fantasy, Saga ne è l’esatto opposto. In un universo dove la fantasia non ha limite tutto il realismo è affidato al più delicato degli indicatori: i rapporti umani. Sono esattamente le stesse cose che ho scritto in fase di recensione del numero uno, lo ammetto. Ma in un pugno di uscite il team creativo di questa serie è riuscito a elevare tutto al cubo. Vedere una copia di alieni sfuggiti a un’imboscata potenzialmente letale battibeccare per via del nome di una ex spuntato nel momento sbagliato è senza prezzo. Ancora di più quando i dialoghi sono il perfetto sunto tra iper-realismo e brillantezza da commedia alla Audrey Hepburn. E poi monarchie campate in aria, pianeti del sesso, gattoni senzienti, donne ragno con le tette al vento,…
Insomma, oggi esce il quinto numero. A recuperare tutto fate ancora a tempo. Io non aspetterei oltre.
5 commenti:
Per quanto mi riguarda, ho già messo in pre-order il primo volume e, dopo aver letto questa tua recensione, vorrei saltare direttamente ad Ottobre!
Grazie, Image! Se non ci fosse lei, avremmo troppo poco da leggere.
"Confrontate con l’imbarazzante accumulo di volgarità sfruttato dalla DC per il rilancio dei suoi personaggi femminili e provate a non rimanere mortificati."
Ora che ho scoperto di non essere l'unico a dirlo, mi senti meno pazzo e paranoico. Grazie per la seconda volta! :)
Il livello medio delle ultime uscite Image è stellare, non ci sono cazzi (dimmi te quale serie non leggeresti. Paiono tutte fighe). Una roba umiliante per Marvel e DC. Vedi appunto la questione femminile. Non sono uno di quelli che vedono risvolti misogini ovunque, ma con le ultime uscite DC mi pare di essere tornato nei terribili '90. Quando ovunque imperavano "bad girl" a base di megatette, tanga e labbroni a canotto. Tristezza infinita.
"Quando ovunque imperavano "bad girl" a base di megatette, tanga e labbroni a canotto."
Allora, mi sa che già siamo tornati a quei tempi. Eheh!
Un altro esempio è la GG Studio: su una decina di serie, solo una è completamente priva di ragazze megatettone seminude. Bah!
Comunque, hai ragione, non c'è una singola serie che non acquisterei dell'Image, ma, purtroppo, il portafoglio non mi permette di acquistarle tutte.
Hai visto gli annunci al SDCC? Una decina di serie con nomignoli quali Waid, Robinson, DeConnick e Rios, per non citare la minimini di Morrison che parte a Settembre (anche se sembra essere il progetto meno allettante).
Visto, visto. Ce ne sono un sacco che sembrano una bomba. Tanto come se non bastassero quelle già in corso.
Grande serie sì! Ma BKV è una garanzia. Bella e convincente rivelazione la Staples!
Hey "creators", give us more Sagas!!!
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