mercoledì 8 giugno 2011

Ricetta per l'italico rinascimento

IGDA Italia & Global Game Jam 2011 from paolo pedercini on Vimeo.





Dal blog del sempre attento Matteo Bittanti una videocartolina di Molleindustria. Nonostante tutto il video sia estremamente interessante la vera ricetta per un rinascimento della cultura italiana la si trova a 6:14 (si parla di videogiochi, ma il messaggio dovrebbe essere chiaro lo stesso). Era ora che in un paese dove tutti si millantano professionisti (in un industria dell'intrattenimento che praticamente non esiste) arrivasse qualcuno a dire una cosa simile (non vi dico cosa, così vi guardate il video. Starà poi a voi traslare il concetto nel campo che preferite).

4 commenti:

Rck015 ha detto...

è tutto vero... e dopo aver sentito questo vado su everyeye e mi devo sentir dire 'sta roba...

http://www.everyeye.it/multi/notizia/riccitiello-rivalita-tra-fps-fa-bene-al-mercato-e-giocatori_101056

MA! ha detto...

Certo che sono tristi forte. Io sono uno dei 4 possessori di Wii felici del loro acquisto. Pochi giochi veramente belli ma tutti hanno un'identità ben marcata. Siamo ancora lontani dalla follia del mercato indie, ma almeno non mi confondo i titoli.

jackoilrain ha detto...

Caro EvilM.,sto cercando di creare un VG basato su una mia storia(sono fumettista autore e illustratore,anche concept artist), ma le difficoltà sono più legate alle persone che cerco di coinvolgere,che invece di consolidare tra loro e me una unica società, cercano solo "lo stipendio", subito, magari da uan grossa casa estera, pur di non trovarsi a tentare di sfornare un successo. Ergo: se non si ha volgia di sentire propria una impresa, e quindi di rischiare, è impossibile ottenere qualsiasi risultato. Il detto "chi non risica non rosica"; è calzante assai. Più facile trovare all'estero persone con una lieve forma di intelligenza, che in italia,dove l'operatore e il programmatore sono pavide ombre attaccate a cordoni ombelicali di uan vacca morta, e questo gli piace tanto...

MA! ha detto...

E' quello che dico io. Al posto di lamentarsi sempre si dovrebbe provare a fare, a fondo perduto e senza dipendere da nessuno. Se ti va male è una bella scuola di vita, se ti va bene puoi dire di aver fatto tutto da solo (vedi il tizio di MolleIndustria, che è partito con il Flash e adesso espone alla Biennale di Venezia). Certo che se si preferisce essere l'ultima ruota del carro di una grande realtà piuttosto che il motore di una minuscola...