Qualsiasi ambito prendiate in considerazione arriva sempre il giorno in cui il grande vecchio della situazione si metterà d’impegno a vergare il decalogo perfetto per i novellini. Se si sta parlando di creatività uno dei punti irrinunciabili della serie di consigli sarà “Smettila di farti mille domande”. Traducibile più o meno con un secco “Non avere paura di fare la figura dello stupido e buttati di testa in ogni idea strampalata a portata di mano, tanto la figura dell’idiota finirai comunque per farla. Se non ora, poco più in là”. Una massima di vita su cui non ho intenzione di discutere (anzi), e che a Joseph Kahn deve essere piaciuta un sacco.
Anche perché non vedo altre motivazioni per cui, nel 2011 (anche se il film è uscito solo nel 2012), un affermato regista di videoclip si debba auto-produrre un teen-slasher meta-referenziale (e molto ironico) incentrato su Scream. Pieno fitto fitto di dialoghi ficcanti, citazioni e strizzatine d’occhio su quanto sia banale oggi come oggi dirigere un film del genere. Insomma un macello, no? Un nuovo Jennifer’s Body su cui sfogare tutta la nostra arguzia da scafati cinefili del web. E invece no. Perché Joseph – sapendo bene di essere fuori tempo massimo e di essere un cineasta il cui unico altro lungometraggio ha una media di 3.6 su Imdb – decide di fare l’unica mossa intelligente e apprezzabile in questo tipo di situazioni: esagera. Esagera senza vergogna.
In Detention non ci sono 30 secondi filati definibili come “lisci”. Dove per “liscio” intendo esente da numeri circensi di regia e montaggio, privo di qualche riferimento ad altro o - in assenza di questo - ben generoso nel buttare nel calderone qualche ingrediente a caso. Mentre due personaggi discutono con ritmi da mitragliatrice appaiono in sovra impressione - come pop-up di Wikipedia - le spiegazioni di quello di cui stanno blaterando, mentre la telecamera fa movimenti impossibili, la fotografia si satura e parte la colonna sonora di qualche successo degli anni ’90 (arrivare a usare la colonna sonora di True Romance per gli stacchetti romantici significa non avere ritegno). Poi appare un bel cartello su fondo nero e ci introduce alla strana storia del ragazzo-mosca (o dell’orso viaggiatore del tempo, o della madre e della figlia che si scambiano l’anno di nascita). Dopo di che, con qualche abile gioco di montaggio, si torna al presente e si introduce un nuovo personaggio che comparirà per trenta secondi netti. C’è una scena, al limite del grottesco, dove i ragazzi sospettati della catena di omicidi vengono messi in punizione. Visto che il killer agisce come quello di Scream (“Mi hanno preso per una Neve Campbell ritardata!” esclama la protagonista) decidono di fare come nell’opera originale: studiarsi il seguito. Con i loro moderni smartphone scaricano il Torrent (letterale) e si vedono il sequel. All’interno del sequel decidono di fare la stessa cosa. Veniamo proiettati in un meta-sequel dove hanno la geniale idea di fare altrettanto. Altro salto in avanti: ora siamo in un film, dentro a un film, dentro a un film. Che però rispetto agli altri è girato con le finte spuntinature e gli effetti vintage anni ‘80 (ma dove decidono comunque di percorrere la stessa strada). Compare il killer e via, a ripercorrere a ritroso questo strano meta-tunnel fino al livello più superficiale dove scopriamo che…
Tutto questo in un intervallo di tempo che va dai 30 ai 45 secondi. Tanto per farvi capire le velocità folli a cui viaggia il ritmo, tanto frastornante quanto però monotono e privo di curvature emozionali (leggi come: va a 3000 all’ora dal primo minuto all’ultimo). Detention è uno dei rarissimi film dove sullo schermo succede più di quello che possiate capire. In questo va detto che sposa in maniera egregia la visione del mondo degli adolescenti di oggi. Immersi costantemente in un flusso di stimoli sconquassante e costituito unicamente da frammenti del decennio più hype del momento (ieri gli ‘80s, oggi i ‘90s). Joseph Kahn ha un occhio mirabile (innegabile) e affastella senza pietà inquadrature iper-moderne come se nulla fosse, sbeffeggiando con una sonora pernacchia tutta la ricerca portata avanti da un talentuoso (e noioso) come Ti West. Messa brutalmente sulla quantità si può dire che in Detention c’è tanta di quella roba da consigliarlo anche solo per rendersi conto di cosa si possa fare con una telecamera e una sana dose di talento.
In conclusione: nonostante quello che se ne può pensare Detention è all’antitesi del cinema hipster. Non è l’artistoide vestito come un contadino dell’’800 dipendente da Instragam, quanto l’adolescente che considera le Adidas di peluche disegnate da Jeremy Scott come scarpe eleganti. Probabilmente finirà per irritarvi. Lui se ne fregherà e continuerà stoico sulla sua strada.Quindi tanto vale mettersi comodi e godersi le sue trovate clownesche. Dietro la sua idiozia non dico si nasconda della genialità (neanche per scherzo) ma neppure l'encefalogramma piatto che troppa gente tende ad aspettarsi. E poi dove lo trovate un film che ha il coraggio di piazzare gli Hanson sulla trionfale scena conclusiva?
18 commenti:
devo beccarlo!
Ma è vero la storia che è tipo 8 film di fila, che in modo pazzesco risolve tutto e che quindi il regista di Torque, si autoproduce e lo mette nel didietro a tutti?
Officina: Se resisti ai primi minuti entri nella giusta ottica e te lo godi come si deve, altrimenti rischi di odiarlo.
@ Slum: Di buchi ne lascia di grossi come una casa, che sono otto film in fila ci può stare ma sono più che altro cambi di registro (è più una cosa alla Save The Green Planet), che si autoproduce sì ma che lo mette nel didietro a tutti proprio no (visto che non se lo è cagato nessuno).
Gli HANSON! Genio!
ho visto il trailer...mi suscitato dei dubbi...potrei essere io il killer dei teen...
ps sei pronto per la triade del male? the Secret Converge e Pig Destroyer in uscita tutti e 3 a ottobre
@Adriano: o cialtrone? In qualsiasi caso i tre fratellini sono inseriti in un delirio di richiami intra generazionali come pochi (è una scena simbolo degli anni'80, rivista come se un regista del 2012 volesse girare un film anni '90). Poi l'idea di usare un gruppo di adolescenti sessualmente ambigui e appartenenti alla stessa famiglia come conclusione per uno slasher ha del disturbante.
@Officina: Dubbi legittimi. Ti ho detto che occorre la giusta predisposizione. Comunque Pig Destroyer tutta la vita. Amo tutti e tre i gruppi, ma Scott Hull mi deve un sacco dopo la delusione di Panthom Limb.
Sai come la penso: spesso genio e cialtroneria sono talmente attigui da essere indistinguibili. Spesso una figata è una cagata, e viceversa. :-)
a me phantom limb piace assaje, sono dubbioso sui converge ho letto che è in stile you fail me, un disco che non è che mi abbia entusiasmato al 100%...
@MA!:
Infatti quando me l'hanno raccontata così, aggiungendo che è il miglior seguito del primo Scream mi si è acceso subito il dubitometro.
Però, dai, lo consigli quindi non può essere una merda!
Approposito degli Hanson... per colpa non mia ma con somma vergogna mi è toccato assistere ad un loro concerto. E sono rimasto shockato vedendo che invece sanno suonare pure bene. Mi son pure cascate le convinzioni.
E approposito di Scream:
http://vimeo.com/49129171
Magari non piacerà (molto facile) ma definirlo una merda non si può proprio. E' talmente sul pezzo come estetica della contemporaneità che andrebbe visto anche solo per quello. E poi, in mezzo a tutte le chiacchiere irritanti, almeno un paio di momenti veramente divertenti ci sono.
in scaricaggio visto un pezzetto dell'inizio gia mi piace eheheh...converge ultimo complesso ricorda veramente you fail me...
Per quanto mi riguarda, opinione personalissima, i Converge sono troppo produttivi. Ormai sono arrivati all'ottavo disco, tutti più o meno nello stesso ambito. Logico ripetersi. Meglio fare come il batterista e il bassista,che suonano in un sacco di altri gruppi tutti di generi diversi. E infatti sono quasi tutti lavoroni. Non dico di fare come i Baroness o i Dillinger, che per paura di ripetersi con gli ultimi album hanno steccato clamorosamente, però neppure avanzare così da bulldozer. Anche perché i Converge sono sempre stati visti, a ragione, come uno dei gruppi più intelligenti della scena. Mica sono i Marduk, che fanno i dischi con la fotocopiatrice.
L'ho recuperato.
Davvero il teen movie più sul pezzo degli ultimi anni, certe trovate non le aveva neppure Scott Pilgrim.
E poi è girato bene, che da quello che ha fatto Torque non me lo sarei mai aspettato. High Five MA! grazie.
In effetti al confronto con Scott Pilgrim non ci avevi pensato. Forse perché quello mi sa più di film girato da un trentenne che cerca di immedesimarsi con un adolescente di oggi. Comunque ben contento che ti sia piaciuto.
Grande movie!!!!...ti segnalo pure l'uscita del nuovo dei Dragged into Sunlight anche se non c'enra un cazzo...
cmq scream meet ritorno al futuro meet breakfastclub meet tutto quello che è anni 90 fikata il ripassaggio delle epoche attraverso il tipo in detenzione per 15 anni...
Non pensavo ti potesse piacere una roba così fighettosa... meglio così! E comunque Dragged into Sunlight temibili... aspetto con ansia il disco nuovo. La roba vecchia era di una pesantezza inaudita. Tra l'altro ho visto che saranno solo tre pezzi, spero non puntino troppo sul doom abbandonando blastbeat e roba più irruenta.
mi lancio al recupero di questa perla! ;)
saluti esoterici
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