mercoledì 7 novembre 2012

Le soddisfazioni di Kickstarter: ThanksKilling 3



Il boom delle raccolte fondi a 6/7 cifre degli ultimi mesi è arrivato bene o male alle orecchie di tutti: che si tratti di un film, di un libro o di un videogame chiunque ha pensato - anche solo per un secondo - di mettere mano alla prepagata e di fare la propria parte in quelli che sembravano (e magari sembrano tuttora) progetti visionari. Ora, con quest'onda di entusiasmo fuori dai radar delle prime pagine dei siti, è giunto il momento di dare una controllata ai frutti di questue tanto abbondanti. Finalmente si potrà tastare il vero polso di Kickstarter e verificare se il meccanismo di finanziamento 2.0 porta effettivamente a qualche risultato o si tratta di una bolla destinata a svanire (stessa cosa andrà fatta con il meccanismo dell' autopubblicazione, popolare come non mai). Mentre si sa già di qualche progetto andato a gambe all'aria nonostante i dollaroni raccolti (non fatemi cercare l'articolo, fidatevi) il banco di prova più importante rimarrà l'arrivo sul mercato di Ouya, la console per smanettoni che ha raccolto quasi dieci milioni in donazioni e pre-vendite. 

Per ora accontentiamoci di questo ThanksKilling 3. Finanziato attraverso la piattaforma di crowdsourcing e costato la bellezza di 100.000 dollari. Se la vostra  idea di cinema passa solo dal multisala nell'hinterland probabilmente vi sembreranno briciole, eppure io ho visto capolavori girati con molto, molto meno (e non parlo di corti sperimentali sulla condizione dell'uomo moderno. Parlo di cinema popolare). Tanti o pochi soldi investiti mi sembra comunque una stupidata abbastanza trascurabile, che probabilmente finirò per recuperare (vedrò sicuramente) solo per la presenza di burattini (che Jim Henson li possa perdonare). E per la parodia di una delle scene più belle della storia del cinema (la trovate nel trailer).

2 commenti:

Simone Corà ha detto...

Apoteosi.

Segnali sempre cose troppo interessanti, devo smettere di leggerti. :)

MA! ha detto...

Grazie mille!